Alla scoperta dei Canyon d’Italia: la Gola del Furlo

Alla scoperta dei Canyon d’Italia: la Gola del Furlo

Hai mai pensato che potresti raggiungere un canyon senza passare una giornata intera tra aerei e macchina e magari farti un bagno?

Non siamo in America, ma al confine delle Marche con l’Umbria, nella provincia di Pesaro Urbino, dove esiste uno spettacolo naturale millenario, il cui nome è di origine romana: la Gola del Furlo.

Alla scoperta dei Canyon d’Italia: la Gola del Furlo

Questa località non molto conosciuta è situata lungo la SS3 Via Flaminia, la strada consolare che collegava Roma a Rimini.

I Romani la sapevano lunga e dovunque ci sia un posto incantevole, c’è la loro traccia.

Secondo quanto si può affermare dai ritrovamenti e testi storici, qui ci sono passati tutti, a partire dagli Etruschi e gli antichi Romani, passando per Visigoti, Ostrogoti, Longobardi, Papa Giulio II, Austriaci, fino a giungere a Mussolini, che era solito fermarsi nella zona.

Se decidi di visitarle d’estate, come ho fatto io, oltre alla vista spettacolare, il caldo permette il bagno nel fiume, che qui vi scorre. Mi sono armata di costume ed ho fatto un bagno fantastico, in un’acqua neanche molto fredda, circondata da un verde intenso ed avvolgente.

Alla scoperta dei Canyon d’Italia: la Gola del Furlo

Ho avvertito una sensazione meravigliosa di purezza, di pace, di estraneità dal mondo circostante, che avevo provato solo nel fiume Colorado nel cuore dell’America, dove peraltro ho perso pure le mie infradito, portate via dalla corrente, e sono tornata scalza.

Non preoccuparti, le acque sono piuttosto calme, non ci sono le forti correnti del Colorado River, poiché la diga poco distante ha reso queste acque molto chete, ma comunque dovrai porci attenzione, poiché è sempre un fiume.

Per anni ho avuto modo di passarci vicino anche in altri periodi dell’anno e ritengo che non esista una stagione specifica per andarci, i paesaggi ed i colori ti incanteranno sempre.

Alla scoperta dei Canyon d’Italia: la Gola del Furlo



Alla scoperta dei Canyon d’Italia: la Gola del Furlo

Come arrivarci in questo paradiso, la Gola del Furlo?

Ho già detto che è quasi al confine con l’Umbria: dal lato umbro la Flaminia è piuttosto tortuosa, invece provenendo dalla costa, esattamente uscita Fano dell’autostrada A14, si percorre una comodissima superstrada, la SS73 bis, ed in 40 minuti si giunge a destinazione.

Furlo deriva da una parola latina, forulum, ovvero piccolo foro, e si riferisce alla galleria fatta costruire dall’Imperatore Vespasiano.

Alla scoperta dei Canyon d’Italia: la Gola del Furlo

Ma quanto erano geniali gli antichi romani? Non finiranno mai di stupirci! La Via Flaminia, che da Roma portava a Rimini, attraversava gli Appennini e questo tratto accanto al fiume era invalicabile, fu così che nel 76 d.C.  l’Imperatore Vespasiano fece costruire una galleria per la prosecuzione della strada ed ancora oggi è l’unica galleria percorribile nel tratto. A quanto pare però ce n’è una antecedente etrusca, seppur molto piccola!

Presso il Passo del Furlo, il fiume Candigliano, affluente del Metauro, si fa strada creando le gole naturali. Pare che fossero ancora più profonde di quelle attuali, ma che con la costruzione della diga si siano attenuate.

Alla scoperta dei Canyon d’Italia: la Gola del Furlo

La Gola del Furlo è racchiusa tra i monti Pietralata e Paganuccio e proprio il primo dei due, il Monte Pietralata, è il protagonista di una scultura che ha fatto epoca, ovvero il profilo del Duce, ad opera dell’artista Oddo Aliventi. Sembra che a Mussolini non piacesse poi tanto, considerava la posizione dormiente.

Il Duce si recò qui tantissime volte durante i suoi viaggi tra Roma e Predappio. Il tutto è confermato dalla figlia dell’oste presso la cui locanda era solito alloggiare. Raccontava la signora dell’episodio dell’indigestione da frittata da 12 uova, che si era mangiato completamente da solo, e che era valsa un interrogatorio di 24 ore e perquisizione al povero oste e famiglia, finché la polizia comprese che le uova erano fresche, ma che ne aveva mangiate troppe!

Il famoso profilo fu fatto saltare in aria per volere di Churchill e sfiderei chiunque ad intravederlo adesso.

Al Passo del Furlo si può svolgere il trekking e fare delle camminate naturalistiche oppure al Parco della Golena ci si può arrampicare e rimanere sospeso sui ponti tibetani nel Parco Avventura del Furlo.

Alla scoperta dei Canyon d’Italia: la Gola del Furlo

E’ ideale per fermarsi anche per fare un picnic e se non hai portato nulla con te, ci sono comunque i luoghi di ristoro.

Come per le Marmitte dei Giganti lì vicino, organizzano le escursioni a pagamento in canoa o kayak, ma vanno prenotate con largo anticipo, quindi chiunque ne fosse interessato, dovrebbe programmarlo in tempo.

Il Furlo è un weekend alternativo nelle meravigliose Marche, in un luogo in cui la modernità non ha contaminato totalmente il paesaggio ed è ancora possibile vivere la natura.

Poi, se ti avanzasse del tempo, potresti sempre andare ad Urbino, la splendida città di Raffaello Sanzio, e visitare l’imponente Palazzo Ducale ed il centro in stile rinascimentale.

Non ti resta che andare alla scoperta del Furlo!

Grazie per aver letto il post e ti aspetto al prossimo itinerario!

Maria Pia Maghernino

Leggi anche l’articolo sulle Marmitte dei Giganti

 

 

 

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