LOURDES: UN VIAGGIO EMOZIONANTE ED INDIMENTICABILE

LOURDES: UN VIAGGIO EMOZIONANTE ED INDIMENTICABILE

Che tu sia credente o che non lo sia, Lourdes è l’esperienza di viaggio spirituale da vivere almeno una volta nella vita.

 

LOURDES: UN VIAGGIO EMOZIONANTE ED INDIMENTICABILE

Ritengo che un viaggio non sia quasi mai una scelta casuale e che ogni luogo sia un dono per la nostra mente e la nostra anima e Lourdes per me è stata un’esperienza così surreale da trascendere qualsiasi concezione di realtà e da diventare “quell’attimo di vita” che ricorderò per sempre.

Probabilmente, se mi stai leggendo adesso, non è un caso, è qui che dovevi essere ed è a Lourdes che dovrai andare.

LOURDES: UN VIAGGIO EMOZIONANTE ED INDIMENTICABILE

Nell’immaginario collettivo, Lourdes è il viaggio della speranza, ma se mai pensassi che Lourdes sia solo il Santuario della Madonna, non potresti fare errore più grande.

Lourdes è la natura lussureggiante degli alti Pirenei, la bellezza di paesaggi montani, vallate verdi, fiori, fiumi, cascate.

LOURDES: UN VIAGGIO EMOZIONANTE ED INDIMENTICABILE

La città si trova per l’esattezza nel cuore di una regione straordinaria, l’Occitania, ricca di borghi caratteristici, di località come Pau con il castello del Re di Francia Enrico IV, che in questa amena cittadina ebbe i suoi natali, ma anche antiche città come Tolosa o Montpellier, intrise di storia e cultura e raggiungibili via treno senza problemi.

Lourdes è il quarto luogo al mondo del pellegrinaggio cattolico, dopo Roma, Nostra Signora di Guadalupe a Città del Messico e Nostra Signora di Aparecida in Brasile. Attira milioni di fedeli, che ogni anno giungono qui per vivere “la propria Lourdes”.

L’Opera Italiana Pellegrinaggi fa affluire ogni anno nella cittadina francese un numero sconfinato di pellegrini e TV 2000 ha una sede proprio all’interno del Santuario, da cui trasmette il Santo Rosario tutti i giorni.

Ciò che non si pensa mai è che Lourdes è un viaggio che puoi programmare tranquillamente da solo, è incredibilmente collegata tramite voli diretti low-cost ed il prezzo a volte ti potrebbe realmente stupire.

LOURDES: UN VIAGGIO EMOZIONANTE ED INDIMENTICABILE

Non è solo il fulcro del pellegrinaggio per la Madonna, ma è anche uno dei punti di partenza dei Pirenei per uno dei cammini spirituali più belli che esistano, il Cammino di Santiago.

Qui tutto respira di fede, che all’apparenza potrebbe essere percepita come una forma di bigottismo collettivo, ma se vieni qui, ti renderai conto con i tuoi occhi che è tutt’altro.

Quando tutto ti rema contro nella tua vita, quando anche le ultime lacrime si sono consumate e pensi che al peggio non ci sia più fine, è questo il momento in cui ti ripeti che “ci vorrebbe un viaggio a Lourdes” e che solo la Madonna potrebbe fare qualcosa.

LOURDES: UN VIAGGIO EMOZIONANTE ED INDIMENTICABILE

Sono cresciuta in una città piuttosto bigotta, dove la suora si faceva il segno della croce mentre ti diceva che i figli dei separati non avrebbero mai visto il Paradiso ed andavano redenti. Immaginati se per anni tu debba subire le parole oltraggiose di personaggi come questi, che brandiscono la croce come una spada e le cui parole sono più letali di un veleno, riusciresti mai ad avere una fede indistruttibile?

Dopo un periodo di forti dubbi su tutto ciò che significasse la parola fede, il mio spirito curioso mi ha portato a studiare la storia della Chiesa e delle altre confessioni cristiane, per poi spaziare verso altri credi religiosi, ma non mi sono fermata alle mie considerazioni, sono andata di persona per comprendere meglio il punto di vista altrui e cosa li spingesse verso la fede al di là di ogni ragionevole dubbio.

Nei miei viaggi ho avuto la fortuna di respirare la profonda spiritualità dei monasteri tibetani, di vivere un’esperienza tra gli Amish, ho seguito riti induisti sul fiume sacro Gange a Varanasi, quelli cattolici intrisi di paganesimo del Sud America e molto altro.

Il pellegrinaggio a Lourdes o a Fatima tramite le congregazioni religiose non è mai rientrato nel mio concetto di viaggio o di fede, erroneamente ho collegato la fede dei pellegrini allo spirito bigotto che oltraggiava la mia adolescenza.

LOURDES: UN VIAGGIO EMOZIONANTE ED INDIMENTICABILE

Quando a mia madre hanno diagnosticato un tumore al fegato, è iniziato per lei un percorso lungo ed in salita contro questo mostro a cui non è bastato un primo intervento e neanche un secondo, ma è ritornato a farsi vedere più prepotente. Ho visto mia madre combattere con la tenacia e la forza di un leone della savana; nei momenti di scoramento, e Dio solo sa se ve ne sono stati tanti, la fede è stata la sua ancora di salvezza, non ha mai detto “perché a me?”, ma si è sempre rivolta alla Madonna, offrendole il suo dolore per un bene più grande.

Io, dal mio canto, razionale e pragmatica, ho tentato di abbracciare la sua battaglia entrando ed uscendo dall’ospedale con lei, cercando affannosamente soluzioni scientifiche all’avanguardia e non solo panacee spirituali.

Un giorno, però, quando non sembrava esserci una via d’uscita, mia madre mi disse che un suo sogno era quello di andare a Lourdes e non ci ho pensato due volte, le ho detto di preparare una valigia ed ho comprato due biglietti Ryanair diretti Roma-Lourdes.

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Dopo circa due ore di volo, siamo atterrate a Lourdes, che immaginavo, erroneamente, fosse come San Giovanni Rotondo, ovvero su una collina e raggiungibile in macchina attraverso strade tortuose, senza un aeroporto proprio, almeno fino ad ora. Invece no!  E’ assolutamente organizzata, l’Aeroporto Tarbes-Lourdes dista una quindicina di km dal Santuario, che è raggiungibile con un economico bus o con i taxi.

Personalmente ho scelto un hotel vicino al Santuario, non volevo che mia madre con problemi di deambulazione avesse difficoltà e la scelta è stata azzeccata.

Oltre che andare a piedi, puoi affittare qualsiasi mezzo a Lourdes per spostarti ed ho preso per ovvie ragioni una motoretta biposto con cui è concesso entrare all’interno del Santuario e puoi liberamente girare per Lourdes e colline circostanti e credo di non aver mai riso tanto come in quei giorni su e giù per la città con mia madre.

Lourdes ti insegna che tutto è possibile, che non sono i tuoi arti ad impedirti di andare verso la Madonna, ma solo i tuoi pregiudizi.

Non nascondo che ho pianto ed anche tanto, perché la sofferenza diviene gioia, la fede una corazza di ferro e tutto può succedere.

Continuo il mio racconto personale di Lourdes, mentre scopriamo cosa c’è da vedere a Lourdes.

LOURDES: UN VIAGGIO EMOZIONANTE ED INDIMENTICABILE 

SANTUARIO DI NOSTRA SIGNORA DI LOURDES

Il complesso del Santuario è sicuramente il luogo imprescindibile di un viaggio a Lourdes ed è da qui che si deve partire.

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Tutto nasce dalla celebre storia di Bernardette Soubirous, una giovanissima pastorella di soli 14 anni, che l’11 febbraio del 1858 vide apparire nella grotta di Massabielle l’immagine eterea di una signora in bianco, palesatasi come l’Immacolata Concezione.

Le apparve per ben 18 volte sino al 16 luglio del medesimo anno, data dell’ultima apparizione.

Chissà se Bernardette, adolescente di altri tempi, avrebbe mai immaginato di aver innescato una “macchina della fede” così potente, di sicuro c’è che l’eco delle sue apparizioni portò ad un pellegrinaggio che ogni giorno si faceva sempre più intenso, tanto che il parroco di Lourdes decise di acquistare la terra su cui sorgeva la grotta di Massabielle, affinché si potesse costruire una prima chiesa dedicata alla Madonna.

LA GROTTA DI MASSABIELLE

 

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Prima ancora di erigere la chiesa, venne scolpita la statua della Madonna e collocata proprio nella nicchia dove apparve, ovvero nella grotta di Massabielle.

Venne realizzata dallo scultore francese Joseph-Hugues Fabisch ed inaugurata nel 1864.

E’ il luogo più importante di Lourdes, è qui che è apparsa la Madonna ed è qui che viene venerata da oltre un secolo e mezzo.

E’ veramente piccola la grotta ed è incredibilmente semplice, ma la spiritualità che si avverte la rende grandiosa ed unica.

La fonte, che fu indicata a Bernardette dalla Vergine, è stata coperta con il plexiglass, ma tutta la roccia trasuda acqua ed ogni fedele la tocca come fosse la fonte divina e si fa il segno della croce.

Un altare di marmo campeggia davanti alla grotta e da qui vengono giornalmente celebrate le messe; davanti all’altare vi sono le panche su cui sedersi e da cui assistere le cerimonie religiose.

Poi c’è l’iconico candelabro da cui i fedeli attingono la fiamma per le loro candele da accendere durante la processione.

La fila per la grotta è consistente e ci si deve armare di santissima pazienza, ma se sei a Lourdes anche quella ti è concessa.

Quando ho portato mia madre a Massabielle, era impensabile tenerla in piedi nell’interminabile attesa del suo turno e l’ho condotta a sedere di fronte all’altare, le ho promesso che avrei acceso io per lei la candela.

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LOURDES: UN VIAGGIO EMOZIONANTE ED INDIMENTICABILE

Mi sono messa in religioso silenzio a seguire passo dopo passo la fila, l’attesa ti fa scorrere i pensieri come un rewind di un film in cui i momenti dolorosi prendono il sopravvento.

Ho cominciato a piangere, ripercorrendo gli ultimi due anni di mia madre, dalla scoperta del tumore a tutto ciò che è seguito dopo, ovvero un percorso difficile fatto di degenze su degenze in ospedale, cure, interventi, giornate intere in attesa dei controlli, test rimandati, su e giù dalla Puglia, la paura di un ulteriore intervento chirurgico, che lei non avrebbe mai potuto tollerare e che i medici riportavano come unica soluzione, e l‘incognita di una visita a Milano allo IEO per una cura differente.

Vivere un momento travagliato ti toglie dieci anni di vita, che niente e nessuno ti ridarà mai, ma ti costringe anche a rimboccarti le maniche, a guardare in faccia una realtà dura, che altrimenti non considereresti mai come tua.

Le mie lacrime sono andate di pari passo con le mie preghiere, ne conosco veramente poche, ma decisamente le recito dal cuore.

Quando è giunto il mio momento di raccoglimento nella grotta al cospetto della Madonna e di fianco al grande candelabro, ho fissato il volto della Vergine e le ho detto che io non ce la facevo più e non ero così forte come tutti pensavano.

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Le ho chiesto aiuto, l’ho supplicata di darmi un segno della sua presenza e mi sono girata verso il candelabro, quando in quel momento sono cadute le candele con un sonoro tonfo ed ho avvertito dalla schiena una forza, un braccio che mi risaliva dentro e mi sollevava.

Mi sono girata per vedere chi mi avesse colpita, ma non c’era nessuno, incredibilmente nessuno, ed il mio sguardo si è posato sul sole al tramonto, una luce circondata dal fuoco del cielo.

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Sono tornata in silenzio da mia madre, pronta per portarla alla processione della sera, la famosa fiaccolata “Aux Flambeaux”, che si svolge ogni sera alle ore 21.

FIACCOLATA “AUX FLAMBEAUX”

Una folla oceanica lentamente affolla la grande spianata davanti al Santuario e realizzi come la fede riesca in quello che la politica fallisce miseramente. La fede è unione, è cancellazione delle differenze sociali, politiche, religiosi, fisiche.

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In quella grande spianata eravamo una sola entità che seguiva la Madonna in processione, un’emozione fortissima, un brivido d’amore.

Quando vedi i malati inermi e distesi sui lettini o sulle carrozzine, trasportati dai volontari o da persone a loro care e percepisci la gioia nel loro sguardo, comprendi che siamo veramente un nulla, che agogniamo ad un mondo di vacuità, di false emozioni e di benessere fugace.

Mentre seguivo la processione, mi ripetevo che il mio problema era solo uno dei tanti, e spesso anche più gravi, e che la vera forza è sì combattere, ma saper anche accettare.

La processione notturna dura circa un’ora e poi ci si incammina all’esterno e si va a cena, qualora non la si sia fatta prima.

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Lourdes è una cittadina che vive di turismo religioso ed ai negozi di souvenir si alternano ristoranti, hotel e tante attività locali.

I BAGNI NELLE PISCINE

La mattina a Lourdes mi sono detta che non potevo mancare i famosi bagni nelle piscine, quelli secondo cui ti immergi e “esci asciutto”.

Bisogna recarsi prestissimo e fare la fila seduti fuori, anche qui si crea affollamento la mattina, ma l’esperienza ti ripagherà dell’attesa.

Le piscine contengono l’acqua della fonte benedetta che la Madonna indicò a Bernardette, sono vasche di piccola dimensione, divise tra uomini e donne.

Vieni invitato a spogliarti ed a coprirti con un telo, che ti viene sfilato dai volontari (nel caso delle donne da volontarie) e ti immergono nella vasca.

Mia madre credeva di non farcela per i problemi importanti alla schiena che ha, ma le volontarie non hanno sentito ragione e le hanno “la Madonna ti aiuterà, affidati a Lei e lasciati andare”, lei lo ha fatto ed ha avuto un’incredibile sensazione di benessere.

E’ stato poi il mio turno, mi sono immersa ed ho sentito mancare il respiro. Ho recitato le preghiere con loro e mi sono rialzata, avvolgendomi con il telo.

Onestamente non riesco a dire di essere uscita asciutta, ma non ho sentito un gran disagio e mi sono subito rivestita.

BASILICA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE

 

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Sopra la grotta di Massabielle vi è la prima Chiesa edificata, ovvero la Basilica dell’Immacolata Concezione.

Venne progettata tra il 1866 ed il 1871 in stile neogotico dall’architetto francese Hyppolite Durand, con un campanile di oltre 70 metri.

Si accede alla Basilica tramite due grandi scalinate, che la sera troverete piene di pellegrini che assistono alla processione e dalla scalinata si assiste al panorama di Lourdes sino al Castello.

Sul portale d’ingresso c’è un mosaico raffigurante la proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione, avvenuta nel 1854 da parte di Papa Pio IX.

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L’interno della chiesa misura 50 metri ed è diviso in 3 navate con quella centrale più grande delle laterali, su cui si aprono delle cappelle.

Usciti dalla Basilica ammiriamo la cupola della Basilica di Nostra Signora del Rosario e scendiamo a vedere la Chiesa.

BASILICA DI NOSTRA SIGNORA DEL ROSARIO

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Il numero importante di pellegrini richiamato dalla miracolosa apparizione della Madonna rese troppo piccola la Basilica dell’Immacolata Concezione per accogliere i fedeli in arrivo nella città occitana.

Nel 1883 cominciarono i lavori per la nuova Basilica, progettata dall’architetto Leopold Hardyper.

Posta di fronte all’esplanade, ovvero la spianata in grado di ospitare 80.000 fedeli, la Basilica è in grado di contenere 1500 pellegrini.

Presenta una facciata con un arco centrale su cui è raffigurata Maria che dona il rosario a San Domenico, l’interno ha una pianta a croce greca ed è in stile neobizantino.

La cupola della Basilica, che si può ammirare da sopra, presenta una corona sormontata da una croce dorata, che venne regalata dal popolo irlandese nel 1924 e posta incredibilmente lì dopo 76 anni, nel 2000.

 

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Andiamo verso le fonti dell’acqua di Lourdes.

FONTI ACQUA DI LOURDES

Ovviamente non c’è viaggio a Lourdes che si rispetti che non preveda una bevuta alle fonti di acqua miracolosa.

Nei negozi di souvenir troverai dalle boccette raffiguranti la Vergine alle vere e proprie taniche da riempire e portare via, ma bisogna sempre ricordarsi, qualora si sia giunti qui con l’aereo, che al massimo si può portare non in stiva una bottiglietta da 100 ml.

Anche qui ho lasciato mia madre seduta più in là ed ho fatto la fila alla fonte per riempire le mie bottiglie.

Giunta davanti al rubinetto, una donna mi chiede in italiano se potessi essere così cortese da prenderle la bottiglietta, che aveva nello zaino, in quanto era tanto stanca.

Non so neanche perché si sia rivolta a me in italiano, ero in un religioso silenzio e c’era gente.

Cominciamo a chiacchierare e mi racconta che lei ogni anno fa volontariato lì, è nell’accoglienza dei pellegrini italiani e francesi.

Le racconto cosa mi era accaduto la sera prima davanti alla Madonna, era la prima persona a cui lo raccontavo, ma sentivo di potermi fidare.

Non mi ha deriso e ci ha creduto con fede profonda, mi ha detto che la Madonna mi aveva sollevata dal peso delle mie angosce e che se ne era fatta carico Lei.

Ha aggiunto che era convinta che qualcosa di importante per la salute di mia madre sarebbe accaduta al nostro ritorno a Roma, ci dovevo solo credere profondamente.

Ho avvertito un senso di fiducia verso quella donna, quasi un senso di familiarità.

Ci siamo salutate ed ho proseguito verso mia madre con la mia acqua ed un’aria di palpabile felicità.

FUNICOLARE DEL PIC DU JER

 

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Lourdes non è solo il complesso del Santuario, ma è una graziosa cittadina con una Funicolare, che ti permette di raggiungere il Pic du Jer, ovvero la montagna dei Pirenei sopra Lourdes, che raggiunge l’altezza di 951 metri.

La Funicolare del Pic du Jer, inaugurata nel 1900, ha permesso di trasformare il turismo religioso di Lourdes anche in un percorso naturalistico, poiché si giunge ad 889 metri di altezza e poi iniziano dei percorsi naturalistici che portano alla vetta, su cui campeggia una croce in ferro, che viene illuminata nelle notti di Lourdes.

 

FORTEZZA DI LOURDES

 

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Merita indubbiamente una visita la Fortezza di Lourdes, posta strategicamente sulla vetta più alta della città, già risalente ai Romani.

Pare che il nome Lourdes derivi proprio da una leggenda del castello-fortezza, secondo cui nel 778 Carlo Magno assediò la fortezza occupata dal saraceno Mirat. La leggenda vuole che un’aquila avesse fatto cadere dalla sua bocca una trota proprio davanti ai piedi di Mirat, il quale la mostrò a Carlo Magno per fargli credere che avesse ancora tanto cibo.

Il vescovo, che accompagnava Carlo Magno, non gli credette e propose a Mirat una soluzione, ovvero mantenere il suo posto nella fortezza a condizione che si fosse convertito al cristianesimo.

La conversione avvenne e Mirat assunse il nome di Lorus, da cui Lourdes.

Nei secoli la fortezza fu residenza del conte di Bigorre fino a diventare residenza reale sotto Enrico IV.

Attualmente ospita il Museo dei Pirenei.

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Lourdes è tutta da girare, senza neanche tralasciare la possibilità di un viaggio a Pau o Tolosa, consiglio entrambe.

Termino il mio racconto personale di Lourdes con uno degli episodi più incredibili che mi sia successo nella vita.

Giunti alla mattina della domenica, eravamo pronte in aeroporto per imbarcarci sul nostro aereo di ritorno a Roma.

La compagnia aerea ci avvisa che c’è un ritardo dovuto a guasti tecnici. Passa un’ora e ci fanno salire a bordo, ci sistemiamo, attendiamo a lungo, ma ci fanno scendere, dicendo che il guasto continuava a persistere.

Ritorniamo nella hall di attesa con un su è giù stancante, attendiamo oltre due ore e si fanno nuovamente imbarcare.

Saliti a bordo, sentiamo un odore di bruciato proveniente dal fondo dell’aereo e ci fanno riscendere.

La compagnia comunica che un volo da Londra sta venendo a prenderci per riportarci a Roma.

Ricomincia una lunga attesa, ma questa volta in un’atmosfera surreale. Tutto i passeggeri dell’aeroporto cominciano a recitare il Rosario e non si ode nient’altro che la preghiera alla Madonna.

Non sembrava più l’aeroporto di Tarbes-Lourdes, ma la grotta di Massabielle.

Mi risuonavano in mente le parole della volontaria incontrata alla fonte, nulla accade per caso.

Mia madre è in grande ansia, il giorno successivo, ovvero lunedì, è prevista la visita dal chirurgo per stabilire la data dell’intervento al fegato e sembra piuttosto evidente ormai che non ce l’avremmo fatta.

Un terzo annuncio ci comunica che ormai si riparte, prendiamo tutti le nostre cose e ci incamminiamo verso l’aereo.

Ci sediamo ed attendiamo, l’aereo, appena giunto da Londra, non riesce a partire. Il pilota dice che è una cosa che ha dell’incredibile, io l’ho definita surreale.

Ormai sono le 20.30  e ci dicono di tornare a Lourdes con cena e pernotto pagato a tutti.

Siamo ripartiti il pomeriggio successivo alle 16.30, regalandoci così un’altra giornata di sole a Lourdes.

La mattina di lunedì comunico via mail all’ospedale dell’inconveniente e mi ridanno appuntamento il venerdì.

Il giorno seguente, martedì, era prevista la visita allo IEO di Milano, prenotata da me 3 settimane prima, per cercare una soluzione alternativa all’intervento chirurgico, la cui volta precedente era durato otre 12 ore.

Riusciamo ad andare a Milano ed incredibilmente riceviamo la notizia che può essere curata senza intervento chirurgico, ma con una radioterapia avanzata.

In quel preciso momento ho compreso le parole della volontaria, la Madonna mi aveva sollevata da un problema e se n’era fatta carico Lei con una soluzione a quello che era parso un giorno disastroso.

Non dovevamo andare il lunedì dal chirurgo e dovevamo invece essere a Milano il martedì per la nuova cura.

La più grande lezione appresa a Lourdes è che tutto può accadere, basta solo una cosa, un po’ di fede!

 

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