Lima: la città de “Las calles en el aire”

Lima: la città de “Las calles en el aire”

Per apprezzare Lima, devi perderti tra le vie del centro storico di quella che è stata la capitale dell’antico Viceregno spagnolo e che per i suoi balconi era nota come “la calles en el aire”.

Lima: la città de “Las calles en el aire”A Lima devi fermarti al centro in una delle piccole botteghe, che arrotolano e friggono tutto il giorno il churros limeño, bollente e ripieno di crema pasticcera.

Devi sederti a mangiare il ceviche, accompagnato dal Pisco Sour.

E’ d’obbligo andare a Barranco ed attraversare il Ponte dei Sospiri trattenendo il fiato, per poi terminare la serata in uno dei suoi locali bohemien.

Lima è pericolosa? Sicuramente occorre tenere gli occhi aperti ed evitare le favelas ed i quartieri malfamati. Il turista solitamente dorme a Miraflores, dove risiede l’elite della città ed in cui puoi sentirti sicuro e parte di una capitale moderna.

TOUR A PIEDI DI LIMA

Il miglior modo per andare alla scoperta della città è girarla a piedi, non mancando di gettare lo sguardo in alto, sei sempre nella città de “las calles en el aire” e ti spiego perché.

PLAZA SAN MARTIN 

Partiamo da PLAZA SAN MARTIN, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

La piazza viene inaugurata il 17 luglio del 1921 per commemorare l’indipendenza del Perù, avvenuta il 28 luglio del 1821 ed intitolata a Don José de San Martin, il liberatore del Perù, nonostante fosse di nazionalità Argentina. Lima: la città de “Las calles en el aire”



Lima: la città de “Las calles en el aire”

Al centro della piazza c’è la STATUA DI JOSE’ DE SAN MARTIN sorretto dalla Dama della Libertà, che ha una particolarità: fu chiesto allo scultore Bolghieri di mettere una fiamma sulla testa, però lo scultore italiano confuse la parola llama-fiamma con llama-l’animale. Così, anziché porre una fiamma sulla testa della statua della libertà, vi scolpisce un cammello.

Nella piazza vi sono alcuni degli edifici storici più importanti della città: c’era la prima caffetteria del Perù, dove si incontrava la società più esclusiva di Lima, ed accanto c’è ancora il TEATRO COLON del 1903, realizzato in stile Art Nouveau, la cui prima rappresentazione teatrale fu “I pagliacci”.

Accanto al Teatro Colon, c’è il CLUB NACIONAL, fondato nel 1855, ma si trasferisce come sede in questa piazza nel 1924, quando l’architetto polacco Malachowski, incaricato di ridisegnare la città, edifica questo Palazzo. Con i suoi 801 soci, era un luogo iperesclusivo dove si riuniva l’aristocrazia limena. Adesso non lo è più, ma si continuano a celebrare eventi di alto livello.

Spiccano sulla piazza due edifici gemelli, uno di fronte all’altro, con una sola differenza, gli scudi sul frontespizio in alto: uno ha quello della bandiera nazionale e l’altro di fronte quello della municipalità di Lima.

In uno di questi edifici, c’è una pasticceria rinomatissima a Lima, dove si può gustare il torrone di Doña Pepa, che solitamente si mangia ad ottobre, quando a Lima si celebra il Signore dei Miracoli.

In questa piazza troviamo anche il primo hotel di Lima, HOTEL BOLIVAR del 1925, il cui vero nome era Ayacucho, che vuol dire però Valle della Morte, ma che venne convertito in Bolivar, poiché un detto di Lima dice che “davanti ad un San Martin devi avere un gran Bolivar”.Qui si può gustare uno dei migliori Pisco Sour di Lima!

JIRON DE LA UNION

Lima: la città de “Las calles en el aire”

Camminando nel centro di Lima bisogna guardare i balconi. Lima era infatti conosciuta come “LAS CALLES EN EL AIRE”, ovvero le strade per aria.

Dal 1500 in poi si è avuta un’evoluzione stilistica dei balconi: nel 1500 erano costruiti in legno ed erano chiusi, affinché l’alta società di Lima non potesse essere vista dal basso. Nel ‘700 cambia lo stile e cominciano ad essere aperti ed i Signori ad affacciarsi.

Perché Lima aveva tanti balconi?

Perché era aristocratica e classista, la funzione del balcone era quella di non far mescolare l’aristocrazia con il popolo. Per questo abbiamo una gran quantità di balconi.

Lima: la città de “Las calles en el aire”Passiamo per JIRON DE LA UNION, la strada più famosa della città: a Lima si dice che quando vai a farti un giro per il centro, vai a “jironear”, poiché è d’obbligo passeggiare per Jiron de La Union.

Se si viene tra luglio ed agosto, in occasione della Festa Nazionale, la si vede tappezzata di bandiere del Perù, che tutti sono obbligati ad esporre,  altrimenti si pagano 120 soles di multa.

Soffermiamoci su un edificio del 1903, EL BALLET CONCERT. Era il luogo dove si incontrava il gruppo intellettuale di Lima. Pare che al tempo si dicesse una frase: “il Perù è Lima, Lima è Jirón de la Union e Jirón de la Union è il Ballet Concert”, poiché era il luogo più elegante ed aristocratico di tutta la città.

Attualmente è un centro commerciale!

Lima: la città de “Las calles en el aire”Sempre lungo la Jiron de La Union, si un celebre esempio di chiesa barocca, la CHIESA DELLA VERGINE DELLA MERCEDE, del secolo XVI.  Venne ricostruita dopo il terremoto del 1746 e rimane a testimonianza dell’antico fasto e dell’importanza della città di Lima come Viceregno Spagnolo, tanto che si contavano oltre 200 chiese barocche, attualmente ve ne sono circa 70.

L’interno è fastoso: ha una struttura con archi e vele e nell’altare maggiore oro e argento, nonché legno bagnato d’oro.

Il Palazzo di fronte, che attualmente dal 1942 è la Banca Internazionale, era IL PALAZZO DELLA SANTA INQUISIZIONE nel 1600, che era ubicata proprio di fronte alla chiesa.

Lima: la città de “Las calles en el aire”Giriamo per la CALLE HUANCAVELICA, l’unica ad avere ancora tutti i balconi in legno.

La CHIESA DI SAN AUGUSTIN è una chiesa barocca del XVI secolo con annesso convento di clausura. Non ha nulla di originale, è stata ricostruita nella sua totalità.

Sulla facciata troviamo Sant’Agostino con la Bibbia in una mano ed il cuore nell’altra, che rappresentano la lotta contro gli atei, ossia gli indigeni, che gli spagnoli volevano evangelizzare a tutti i costi.

Lima: la città de “Las calles en el aire”



Lima: la città de “Las calles en el aire”

A quel tempo, per evangelizzare la popolazione, i preti Spagnoli usarono le Cajas de San Marco, ossia scatole  portabili al cui interno c’erano immagini di Cristo e dei Santi per poter raccontare le storie del Vangelo e della Bibbia. Nel 1946 questa tradizione trova il suo riscatto ad Ayacucho, uno dei distretti più poveri del Perù, in cui la popolazione trasforma queste cajas de San Marco in vere e proprie forme di arte, conosciute come Retablo Ayacuchano.

L’interno della Chiesa risulta semplice e piuttosto spoglio, non rispecchia affatto la facciata barocca.

BASILICA DI SANTO DOMINGO – SANTA ROSA DA LIMA

Lima: la città de “Las calles en el aire”La BASILICA DI SANTO DOMINGO, con annesso il convento dei dominicani, è nota per due santi importanti del Perù, conosciuti nel mondo: Santa Rosa da Lima e San Martin de Porres, di cui si trovano i rispettivi cranei in uno degli altari.

Fondata dai Domenicani, in essa c’è la sede dell’università più antica d’America del XVII secolo.

Nonostante sia la più venerata, Santa Rosa però non è la patrona di Lima, che invece è la Madonna del Rosario.

Santa Rosa e San Martin de Porres vissero a Lima durante il periodo della lebbra, aiutarono gli infermi e nessuno dei due cadde ammalato. Si dice che San Martin fu dichiarato santo per la sua grande umanità, pare che quando il convento passò un periodo economico difficile, San Martin decise di vendersi come schiavo, affinché il denaro affluisse nelle casse del convento.

PLAZA DE ARMAS

Lima: la città de “Las calles en el aire”Arriviamo alla PLAZA DE ARMAS o Plaza Mayor, la piazza più importante della città in cui si trovano il Palazzo del Governo e quello della Municipalità.
Negli anni dal 200 al 700 d.C. qui ci fu la cultura Lima, una società pre-inca da cui ha preso il nome la città. Si stanziarono qui per la presenza di acqua, grazie al fiume Rim. Poi vennero gli Inka, che regnarono sino all’arrivo degli Spagnoli di Pizarro nel 1535. 

Giunti a Lima, uccidono il capo Inka Taolichusco e, a dimostrazione della loro forza, Pizarro costruisce la sua casa proprio dove c’era la casa di Taolichusco. Dove ora c’è la Cattedrale, c’era un centro cerimoniale Inca, il Tempio del Dio Sole.

Dove c’era la casa di Pizarro, attualmente c’è il  PALAZZO DEL GOVERNO, la cui edificazione durò 10 anni e fu terminata nel 1835. Venne incaricato l’architetto polacco-peruviano Malachowski, che lo disegnò in stile neoclassico. Al centro del Palazzo c’è la CASA PRESIDENZIALE, dove vive l’attuale Presidente. A mezzogiorno si assiste al cambio della guardia, è molto scenico ed accompagnato da musiche varie. Dai balconi si affacciano tutte le autorità.

Lima: la città de “Las calles en el aire”La CATTEDRALE DI LIMA risale al 1535, con l’arrivo di Pizarro. La sua prima costruzione fu molto improvvisata ed è per questo che nel 1540, con l’arrivo del Vescovo dalla città di Siviglia in Spagna, si decise di abbattere la prima costruzione ed edificare un’altra chiesa, il cui stile dovesse essere simile a quello della famosa Cattedrale di Siviglia.

Dopo essere stata distrutta dal terremoto del 1609, viene ricostruita nel 1629 e si nota il cambiamento di stile. La Chiesa è aperta solo in alcune occasioni, ma accanto c’è la cappella della Vergine del Rosario in cui si può entrare.

 

Lima: la città de “Las calles en el aire”



Lima: la città de “Las calles en el aire”

Accanto alla Cattedrale, c’è il PALAZZO ARCIVESCOVILE, che si trova vicinissimo al Palazzo del Governo, ossia a rapprentare insieme i due potere che muovono la città: quello civile e quello religioso.

È datato 1924, mentre i suoi balconi sono del XVI secolo, furono restaurati e collocati nel palazzo. Il vescovo ha un suo canale televisivo e radiofonico e ha una forte influenza politica. Il Perù ha l’80% della popolazione di fede cattolica.

Tra il Palazzo del Governo e quello arcivescovile, troviamo il Palazzo del oidor, l’edificio più antico della piazza, risale al XVI Secolo ed è stato restaurato nel XVII. Era il luogo dove il popolo veniva ascoltato. Adesso è il Choco Museum, il museo del Pisco.

Lima: la città de “Las calles en el aire”Sempre nella Plaza de Armas, risalta splendente in color ocra L’EDIFICIO DELLA MUNICIPALITÀ di Lima, risalente al 1944 e fu edificato come esatta copia del Club de La Union, lì accanto, che invece è datato 1868.

In principio si chiamava El Cabilde, ma fu incendiato. Nel frontespizio c’è lo scudo della Municipalità con il simbolo di due galline e non aquile.

Qui troviamo l’Alcalde di Lima, che ha 43 distretti e 24 dipartimenti, ognuno con il suo alcalde, ma questo è quello principale.

Lima: la città de “Las calles en el aire”IL CLUB DE LA UNION è un club aristocratico ancora oggi, l’appartenenza al club si trasmette di generazione in generazione

Lasciamo la piazza per incamminarci verso la CHIESA DI SAN FRANCESCO, datata 1536, anch’essa barocca ed a causa dei terremoti troviamo costruzioni distinte. Ci sono le catacombe, che durante il XVI secolo  vengono chiuse ad opera di Don Jose de San Martin e viene aperto il cimitero.

 

Qui vicino esiste una piccola attività, chiamata “Los churros de San Francisco” dove potrai gustare i migliori churros di Lima, una bontà assoluta di cui ti racconto qui e riporto la ricetta imperdibile

EL PARQUE DE LA MURALLA: nell’antichità Lima era circondata da mura per il timore che i pirati entrassero in città. Il distretto ancora oggi si chiama Cercado de Lima. Da questo parco si ammira il Cerro San Cristobal, la collina da cui si ammira tutta la città.

Sotto il Cerro esistono le favelas, una serie di abitazioni abusive, occupate da persone provenienti da tutto il Perù. E’ un settore povero e pericoloso in cui non avventurarsi neanche per sbaglio.

Su questo Cerro però si sale il Venerdì Santo per, come si dice qui, aiutare Gesù con la sua croce.

BARRANCO

Lima: la città de “Las calles en el aire”E’ il quartiere Bohemien della città, abitato da artisti ed intellettuali. E’ qui che Mario Testino, il famoso fotografo di moda peruviano, ha aperto il Museo MATE per promuovere l’arte contemporanea ed i giovani talenti locali.

Barranco si affaccia direttamente sull’Oceano Pacifico e le case sono colorate da splendidi murales.

Lima: la città de “Las calles en el aire”E’ famoso il PONTE DEI SOSPIRI, lungo 44 metri. Si dice che se arrivi per la prima volta a Lima, devi attraversarlo trattenendo il fiato, altrimenti ti porterà sfortuna in amore. Io l’ho attraversato tutto d’un fiato…non si sa mai!

Buon viaggio a Lima!

Maria Pia Maghernino

 

 

 

CONSIGLI ED INFORMAZIONI DI VIAGGIO:

DOCUMENTI NECESSARI PER IL SOGGIORNO: mi riferisco ad un viaggio turistico. Consiglio di controllare se occorra o meno fare il visto turistico prima di entrare, questo purtroppo dipende dalla nazionalità di appartenenza. Come europea, ho fatto la classica Visa on arrival.

NOTA BENE: qualora prendessi come me un aereo di linea americano con scalo negli USA, ricorda di fare l’ESTA, se cittadino europeo. Informarsi in base alla propria nazionalità.

COME ARRIVARE: L’aeroporto internazionale Jorge Chavez di Lima.

MONETA UFFICIALE: Nuevo Sol Peruviano (più comunemente soles).

TEMPERATURA: Temperatura mite.

VACCINAZIONI: non richiesti vaccini specifici. E’ consigliabile farsi la vaccinazione contro il tetano, la febbre tifoidea e per l’epatite A e B.

Informarsi sempre presso il sito del Ministero della Sanità qualora ci fossero vaccinazioni obbligatorie.

ASSICURAZIONE DI VIAGGIO: che copra spese mediche, trasporti e necessità impellenti.

DOVE ALLOGGIARE: Distretti di Miraflores, San Isidro e Barranco.

COME MUOVERSI:

  • Taxi ufficiali.
  • Metropolitana di superficie.
  • Prenotare una guida.

DOVE MANGIARE: Centro di Lima, Distretti di Miraflores e Barranco

ABBIGLIAMENTO ED ACCESSORI

  • scarpe comode. Questo è il primo consiglio.
  • Occhiali da sole
  • Protezione solare.
  • Abbigliamento caldo e fresco a seconda della stagione. Esistono solo due tipi di stagione: secca ed umida.

COSA PORTARE:

  • Medicine: qualsiasi medicina si ritenga necessaria.
  • Portare sempre contanti con sé. Mi riferisco alle mance ed alle piccole spese locali. I ristoranti o le agenzie accettano le carte di credito.
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